Quella che i Creed stanno esercitando sulle classifiche USA è ormai una sorta di dittatura. Il gruppo infatti domina per la sesta volta di fila le chart statunitensi, sebbene in una settimana in cui le vendite sono decisamente calate per l’effetto postnatalizio. Il loro “Weathered” passa ad esempio dalle circa 800.000 copie spacciate nella settimana del suo debutto alle meno di 400.000 dell’ultima rilevazione, mentre la formazione sul secondo scalino, i Linkin Park, annuncia d’aver venduto stavolta 263.000 unità del loro “Hybrid theory”. Da notare che i Linkin balzano fino alla posizione d’onore dal numero 7. La compilation “Now that’s what I call music vol. 8” è terza con 233.000 copie, “Word of mouf” del rapper Ludacris salta al numero 4 con 228.000 pezzi, “Silver side up” dei Nickelback chiude la Top 5 con sole duemila copie meno di Ludacris. “8701” di Usher guadagna tre tacche ed è sesto, “A day without rain” di Enya scivola di due ed è settimo, “Pain is love” di Ja Rule avanza fino all’ottavo. Nono è “Stillmatic” di Nas, decimo “Missundaztood” di Pink. Due gli spostamenti di maggior volume di questa settimana segnata dalle scarse novità. Si tratta di “Genesis” di Busta Rhymes, che corre dal numero 44 al 26, e di “Toxicity” dei System Of A Down, che guadagna 17 posizioni e va a sedersi sul numero 30.
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